ALLA SCOPERTA DEL LATINO PERDUTO - UNI OSTIA UNIVERSITA' DI PROMOZIONE CULTURALE E SOLIDALE

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ALLA SCOPERTA DEL LATINO PERDUTO

9° ANNO ACCADEMICO > I CORSI "024-2025
ALLA SCOPERTA DEL LATINO PERDUTO
Lingua e letteratura latina delle origini
docente:  GABRIELE LUCA COCCO
MODALITA' DI EROGAZIONE:   ONLINE
GIORNATA DI LEZIONE             LUNEDI'    
ORARIO                                       18:00 - 19:30
Contenuto del Corso:
Il Corso ha lo scopo di offrire ai partecipanti un ampio panorama sulla produzione in lingua latina dalle origini al II secolo a.C.. Il periodo letterario in esame vide il fiorire di moltissime opere di pregio, semi perdute attraverso la trasmissione manoscritta: obiettivo strategico del corso, quindi, è quello di mostrare la bellezza del lavoro di riscoperta del testo. Attaverso l'esposizione dei rudimenti di filologia classica, durante il corso si farà un percorso a ritroso, dal codice al testo letterario. Si illustreranno le particolarità linguistiche del latino arcaico, in contrapposizione al latino classico ed i partecipanti saranno guidati nella lettura graduale dei primi esempi di Epica (Ennio), Satira (Lucilio), Commedia (Plauto), Tragedia (Accio), Mimo. Verranno altresì analizzati testi in traduzione italiana.
CONTRIBUTI DIDATTICI
La produzione letteraria in lingua latina, dalle sue origini al II secolo a.C., rappresenta un periodo fondamentale nella storia della letteratura occidentale. Questo arco temporale vide il fiorire di moltissime opere di pregio, molte delle quali sono state in gran parte perdute attraverso i secoli a causa della trasmissione manoscritta.
La letteratura latina ha le sue radici nelle tradizioni orali e nelle iscrizioni epigrafiche. Prima del terzo secolo a.C., la produzione letteraria era prevalentemente di tipo religioso e giuridico. Le prime testimonianze scritte che ci sono giunte sono in forma di carmi, preghiere e formule magiche. È solo con l'influenza della cultura greca che la letteratura latina inizia a svilupparsi in modo più strutturato.
La prima opera letteraria di cui abbiamo notizia è il "Bellum Poenicum" di Gneo Nevio, un poema epico che narra le guerre puniche. Sebbene l'opera sia andata perduta, le citazioni di autori successivi ci permettono di ricostruire parte del contenuto e dello stile. Un altro autore fondamentale di questo periodo è Livio Andronico, un greco schiavo che portò a Roma la tragedia e la commedia greca, traducendo i poemi omerici e adattandoli alla cultura romana.
Il periodo arcaico della letteratura latina, che va dal III al II secolo a.C., è caratterizzato dalla nascita di nuovi generi letterari, come il teatro, la poesia epica e la storiografia. In questo periodo, i poeti e i drammaturghi latini iniziano a sperimentare nuove forme espressive, pur mantenendo un forte legame con i modelli greci.
Uno dei generi più importanti del periodo arcaico è la commedia. Tito Maccio Plauto e Publio Terenzio Afro sono i due principali autori di questo genere. Le loro opere, caratterizzate da un linguaggio vivace e da situazioni comiche, hanno avuto un'influenza duratura sulla letteratura europea. La tragedia, sebbene meno sviluppata rispetto alla commedia, vede autori come Ennio e Pacuvio cimentarsi in opere di grande impegno civile e politico.
La poesia epica trova in Quinto Ennio il suo maggior rappresentante. La sua opera più famosa, gli "Annales", è un poema storico che narra le vicende di Roma dalle origini fino al suo tempo. Ennio è considerato il padre della poesia latina, e la sua influenza si farà sentire per tutto il periodo classico.
La storiografia latina nasce con Marco Porcio Catone, detto Catone il Censore. La sua opera più importante, le "Origines", è una storia di Roma in sette libri che copre il periodo dalle origini della città fino alla sua epoca. Catone è anche noto per le sue opere di agronomia e per i suoi discorsi politici, che hanno avuto un'influenza significativa sulla cultura romana.
Da questo brevissimo excursus appare evidente come la produzione in lingua latina dalle origini al II secolo a.C. rappresenta un periodo di grande fermento culturale e creativo. Attraverso lo studio della filologia classica, possiamo apprezzare la bellezza e l'importanza di queste opere e scoprire la ricchezza della tradizione letteraria latina. Il lavoro di riscoperta dei testi non è solo un esercizio accademico, ma un viaggio affascinante nel passato, che ci permette di comprendere meglio le radici della nostra cultura e della nostra civiltà.

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