STORIA CENTENARIA DELLA RADIO IN ITALIA - UNI OSTIA UNIVERSITA' DI PROMOZIONE CULTURALE E SOLIDALE

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STORIA CENTENARIA DELLA RADIO IN ITALIA

9° ANNO ACCADEMICO > I CORSI "024-2025
STORIA CENTENARIA DELLA RADIO IN ITALIA
Festeggiamo i cento anni della Radio in Italia (1924-2024) raccontandone in modo documentato le fasi più importanti della sua evoluzione, che ha accompagnato e testimoniato la storia del nostro Paese.
docente:  AUGUSTO ROSATI
MODALITA' DI EROGAZIONE:       ONLINE  
NOTA IMPORTANTE;           il corso potrebbe svolgersi anche in presenza qualora almeno 7 iscritti chiedano espressamente tale opzione -
                                                il corso si svolgerebbe in una sede esterna al Plesso Mar Caraibi
GIORNATA DI LEZIONE                 MERCOLEDI
ORARIO                                           15:30 - 17:00
Contenuto del Corso:
Il 2024 segna i cento anni della Radio in Italia: cento anni ove è stata scritta una storia affascinante, sotto tutti i punti di vista, che ha contribuito in maniera determinante alla crescita e all'evoluzione culturale e sociale del nostro Paese. Nelle 20  "puntate" in modo discorsivo e documentato anche con inedite registrazioni, si racconta dell'invenzione della Radio e dei suoi primi passi; della Radio come strumento di comunicazione di massa; della Radio in Italia durante il fascismo; dell'uso della Radio durante la guerra; della Radio nel secondo dopoguerra; della Radio che negli anni 50 deve fare i conti con l'avvento della Televisione; della irruzione delle Radio private; della Radio che deve fare i conti con l'era digitale. Si parlerà anche della Radio nello Sport, nella Cultura, nello Spettacolo, nella Politica, nella Religione. Il tutto in 20 puntate, alla portata di tutti: in presenza e online.

CONTRIBUTI DIDATTICI
La radio italiana festeggia i suoi 100 anni, un traguardo che segna un secolo di evoluzione tecnologica, culturale e sociale. Dalla prima trasmissione del 1924 ad oggi, la radio ha svolto un ruolo fondamentale nella vita degli italiani, diventando un mezzo di comunicazione insostituibile.
Il 6 ottobre 1924, l'Unione Radiofonica Italiana (URI) trasmette la prima trasmissione ufficiale dalla stazione di Roma San Filippo. Le prime trasmissioni erano di carattere sperimentale e comprendevano notiziari, musica classica e spettacoli teatrali radiofonici. Durante il regime fascista, la radio divenne uno strumento di propaganda, contribuendo a diffondere l'ideologia del regime.
Nel 1927, l'URI cambia nome in Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche (EIAR). Questo periodo vede un'espansione delle stazioni radio e una maggiore varietà di programmi, inclusi i primi programmi sportivi e di intrattenimento. La radio diventa un punto di riferimento per la famiglia italiana, unendo le persone intorno alle notizie e agli eventi del momento.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la radio italiana subisce una trasformazione significativa. Nel 1944, l'EIAR viene sostituito dalla RAI (Radiotelevisione Italiana), che continua e amplia le trasmissioni radiofoniche. Questo periodo è caratterizzato da una rinascita culturale, con l'introduzione di nuovi generi musicali e programmi educativi.
Gli anni '50 e '60 vedono un incremento nell'uso della radio come mezzo di intrattenimento e informazione. La trasmissione di eventi sportivi, i festival musicali come Sanremo, e programmi di varietà diventano estremamente popolari. La radio è un punto di riferimento per milioni di italiani, che trovano in essa un modo per restare aggiornati e divertirsi.
Con l'avvento della televisione, la radio italiana deve adattarsi a un nuovo panorama mediatico. Nonostante la competizione, la radio riesce a mantenere la sua rilevanza, specializzandosi in programmi di musica, notizie e dibattiti. Le stazioni locali iniziano a emergere, offrendo contenuti più vicini alle comunità.
Negli anni '70, nascono le prime radio libere, che sfidano il monopolio della RAI e offrono programmazioni alternative e sperimentali. Questo movimento rinnova l'interesse per la radio, introducendo nuove voci e stili di conduzione. La radio diventa un simbolo di libertà di espressione e creatività.
Con l'avvento delle tecnologie digitali, la radio italiana continua a evolversi. Le stazioni iniziano a trasmettere in FM, migliorando la qualità del suono. Nascono anche le prime radio via satellite e le trasmissioni in streaming su internet. Questo periodo vede un aumento della segmentazione dell'audience, con stazioni specializzate in generi musicali specifici e programmi tematici.
Nel XXI secolo, la radio italiana abbraccia pienamente la rivoluzione digitale. Le app di streaming, i podcast e le trasmissioni on demand cambiano il modo in cui gli italiani ascoltano la radio. Le emittenti tradizionali si adattano offrendo contenuti multimediali e interattivi, mantenendo viva la connessione con il loro pubblico.
Oggi, la radio italiana è un mezzo dinamico e versatile, capace di adattarsi alle nuove tecnologie e alle esigenze del pubblico. Le stazioni radio continuano a essere una fonte importante di notizie, intrattenimento e cultura, offrendo una varietà di contenuti che riflettono la diversità della società italiana.



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